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dc.contributor.authorPons, Christian-Marieen_US
dc.date.accessioned2014-04-17T15:26:27Z
dc.date.available2014-04-17T15:26:27Z
dc.date.issued2005en_US
dc.identifier.citationPons, Christian-Marie. Le Cyberspace opera, ou le Web à  l'oeuvre. Belphégor: Littérature Populaire et Culture Médiatique. 4.2 (2005). Web.en_US
dc.identifier.issn1499-7185en_US
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10222/47706
dc.description.abstractLe critiche rivolte al romanzo d'amore sembrano anch'esse talvolta prive di basi sufficientemente solide. Che sia leggibile e prevedibile è fuori dubbio, ma ciò non esclude l'utilizzo di tecniche di suspense per mantenere l'interesse del lettore. Per quanto abbia ricorso a schemi narrativi prevedibilissimi, il romanzo d'amore è anche paradossalmente sempre vario, disponendo di una vasta gamma d'intrecci. Meno spesso sdolcinato e sentimentale di quanto sia sensuale e audace, riesce a prodigare ai suoi lettori piacevoli sensazioni. Occorre anche evitare di associare a questo genere multiforme fenomeni di assuefazione o di alienazione : non rappresenta un semplice rimedio buon mercato alle frustrazioni dei lettori. In effetti, il romanzo d'amore risponde alle esigenze del suo pubblico proponendosi, come fa la televisione, in quanto strumento di rilassamento, di sogno, di divertimento o d'evasione. Il suo rifuito, basato esclusivamente su pregiudizi e cliché, non ha come effetto che di provocare sentimenti di vergogna e malessere presso i lettori. Accanto alla lettura legittimata esistono altri tipi di lettura che conviene ormai esaminare anch'essi, per ciò che realmente sono.en
dc.description.abstractL'émergence et le déploiement du Web soulèvent la question des relations qu'entretiennent la cyberculture et la culture médiatique, plus ancienne, comme prolongement, rupture ou, en dernier lieu, comme interférence. En opposant liberespace (espace du livre) à cyberespace, écrit à écran, lecture linéaire à hyperlecture réticulaire, consécution à hyperliens, une première partie tente de définir, sous la double métaphore de la «pérégrination» et de la «navigation», ce qui distingue cyberculture de culture médiatique.Une seconde partie, interrogeant notamment les conditions d'un cyberécit en regard du récit médiatique, mène, en conclusion, aux interférences possibles des deux médiagénies.fr
dc.description.abstractL'apparizione e lo sviluppo del Web sollevano la questione dei rapporti tra la cyber-cultura e la cultura mediatica che l'ha preceduta. Si tratta di una continuazione, di una rottura o di un fenomeno di interferenza ? L'articolo cerca inizialmente di definire le differenze tra la cyber-cultura e la cultura mediatica attraverso la doppia metafora del « vagabondaggio » e della « navigazione », opponendo il liberespace (lo spazio del libro) al cyberspace (dalla scrittura allo schermo, dalla lettura lineare alla iper-lettura, dalla consequenzialità agli hyperlinks). La seconda parte identifica le possibili interferenze tra queste due "médiagénies" (termine di Philippe Marion) paragonando la cyber-narrazione alla narrazione mediatica.it
dc.publisherDalhousie University. Electronic Text Centreen_US
dc.relation.ispartofBelphégor: Littérature Populaire et Culture Médiatiqueen_US
dc.relation.ispartofBelphégoren_US
dc.subjectFrench literatureen_US
dc.subject1900-1999en_US
dc.subjectrole of cyberspaceen_US
dc.subjectrelationship to mass mediaen_US
dc.titleLe Cyberspace opera, ou le Web à  l'oeuvreen_US
dc.typeArticleen_US
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